Lussazione
Per lussazione si intende lo spostamento temporaneo o permanente dei capi articolari per cedimento dei mezzi di contenzione (capsule, legamenti e formazioni fibro-cartilaginee di rinforzo).
Quando la perdita dei rapporti fra i capi articolari è parziale si parla di sublussazione. Il meccanismo patogenetico della lussazione è, in genere, un movimento violento e abnorme impresso a uno o a entrambi i capi articolari; perché si realizzi la lacerazione dell’apparato capsulo-legamentoso occorre un movimento violento di torsione e/o trazione.
Le lussazioni interessano, più frequentemente, le seguenti articolazioni: scapolo-omerale, metacarpo-falangea, interfalangee, piede, ginocchio, gomito, anca, colonna vertebrale, mandibola (la lussazione della mandibola può realizzarsi dopo un profondo sbadiglio).
Quadro clinico
La lussazione provoca:
• dolore violento
• tumefazione
• impotenza funzionale dell’articolazione colpita.
Si evidenzia una alterazione nella morfologia della zona interessata.
Protocollo terapeutico
• Applicare una borsa di ghiaccio
• Immobilizzare l’articolazione colpita.
La riduzione della lussazione deve essere preceduta da un esame radiografico che escluda concomitanti fratture.
In caso di lussazione della mandibola:
• introdurre i pollici (dopo averli avvolti con un fazzoletto) nella bocca del traumatizzato, all’altezza dei molari inferiori, mentre le altre dita afferrano saldamente il mento
• spingere con i pollici verso il basso e indietro
• estrarre le dita dalla bocca, quando si avverte che i capi articolari stanno rientrando in sede, per evitare che vengano schiacciate dai denti.
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