EPARINA FRAZIONATA
Caratteristiche
Le eparine frazionate o a basso peso molecolare (dalteparina, enoxaparina, nadroparina, tinzaparina) sono prodotti della depolimerizzazione chimica o enzimatica dell’eparina non frazionata; possiedo-
no un’attività anti-fattore Xa maggiore rispetto a quella anti-fattore IIa (trombina) e possiedono una minore affinità di legame con le proteine plasmatiche, l’endotelio, le piastrine e i macrofagi (ne con-
segue un allungamento dell’emivita del farmaco). L’eparina a basso peso molecolare non attraversa la barriera placentare per cui può essere somministrata in gravidanza. Le eparine frazionate presentano
un’attività anticoagulante pressoché equivalente a quella dell’eparina frazionata, con un minor rischio di complicanze emorragiche.
Indicazioni
Terapia dell’angina instabile, dell’IMA non Q (in associazione con acido acetilsalicilico) e dell’embolia polmonare; profilassi della formazione di trombi in pazienti ad alto rischio (fibrillazione atriale, IMA anteriore, protesi valvolari meccaniche, circolazione extracorporea).
Controindicazioni
Emorragie in atto; ipersensibilità; trombocitemia; ipertensione arteriosa severa.
Effetti collaterali
Febbre; piastrinopenia (con una minore incidenza rispetto all’eparina non frazionata); prurito; necrosi cutanea nel punto di inoculo; reazioni allergiche locali e sistemiche.
Posologia
• Terapia anticoagulante: 100 U/kg se/12 ore. Non è necessario il controllo dell’aPTT.
• Profilassi antitrombotica: 100 U/kg sc/die. Non è necessario il controllo dell’aPTT.
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